Fagiolo di Caria o del Poro (Surjaca ‘i Caria)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si semina in giugno-luglio e dopo le relative operazioni colturali la raccolta avviene in settembre-ottobre. Segue per 15-20 giorni l’essiccazione al sole, su spallette in legno, con tutto il fusto, battitura e/o trebbiatura.

MATURAZIONE STAGIONATURA DEL PRODOTTO: Esiccazione per 15-20 giorni al sole.

CONSERVAZIONE: Vengono conservati dopo essiccati, in recipienti vari.

territorio = VV

FORMA: Baccello a sezione circolare incurvata.

DIMENSIONI MEDIE: 6-10 cm.

PESO MEDIO: 20-30 gr.

SAPORE: Dolce cremoso.

ODORE: Tipico.

COLORE: Seme di colore bianco.

tradizione = Questo prodotto viene coltivato nel Vibonese da diversi secoli, dall’ultimo dopoguerra la produzione ha seguito andamenti crescenti fino agli anni ’80 e conseguente periodo decrescente. La pianta è esile di medio accrescimento a sviluppo determinato e conformazione cespugliosa alla maturazione. Il baccello è a sezione circolare leggermente incurvata. Il seme, parte edule, è di colore bianco e di sapore dolce. Il fagiolo di Caria deve la sua tradizionalità e qualità sia alla particolarità della cultivar e sia alla tecnica di produzione rimasta invariata nel tempo. Le particolari condizioni microclimatiche dell’area del Poro conferiscono al prodotto una qualità organoletticamente superiore a quella degli altri fagioli prodotti in altre zone anche limitrofe.Esiste documentazione che comprova la tradizionalità del prodotto presso testi delle tradizioni popolari.

Fagiolo di Caria o del Poro (Surjaca ‘i Caria)

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