Cicorie selvatiche sott’olio (Cicorie sutt’uagliu)

Cicorie sott'olio
Cicorie sott’olio

Il poeta latino Orazio affermava che per ristorarsi gli occorrevano olive, malve leggere e cicoria. Essa ha proprietà toniche, diuretiche, lassative, depurative, rimineralizzanti, antianemiche quindi è indicata nella astenia, nella stipsi, insufficienze biliari, crisi urinarie, ecc. L’uso di questa erba è consigliata ai diabetici. Discendenti della cicoria sono: l’indivia, la scarola e la cicoria riccia. Esiste documentazione che comprova la tradizionalità del prodotto presso testi di cucina calabrese.

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Le cicorie selvatiche, ripulite delle foglie avvizzite e dure, vengono lavate in abbondante acqua fresca, sgocciolate, e quindi sbollentate in acqua ed aceto. Si lasciano poi asciugare per qualche ora, quindi si mettono nei barattoli coprendole d’olio.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Da marzo a giugno.

CONSERVAZIONE: In vasi di vetro tenuti in ambiente privi di luce.

territorio = TUTTE

INGREDIENTI UTILIZZATI: Cicoria selvatica, olio, acqua, aceto.

SAPORE: Amarognolo.

COLORE: Verde.

Cicorie selvatiche sott’olio (Cicorie sutt’uagliu)

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