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Pitta di San Martino

Pitte_San_Martino
Pitte_San_Martino

L’Aspromonte ha alcune sue peculiarità in tema di pasticceria, il territorio montano della provincia di Reggio Calabria vanta una tradizione pasticciera assolutamente originale: si producono ancora oggi dolci tipici di straordinaria bontà che ben si legano alle vicende storiche, recenti e remote della nostra terra. Una menzione particolare la meritano “Le Pitte di San Martino”, una delicata pasta di pane con frutta fresca e noci, e lo “Stomatico”. Nella provincia reggina costituiscono dolce tradizionale della festività natalizia, altrove si usano per onorare l’estate di San Martino, onde il nome di Pitte di San Martino.

Citati da:

  • Luigi Veronelli in “L’aristocrazia dei dolci”, supplemento al n. 1211 di EPOCA 1973, Arnoldo Mondadori Editore.
  • Guido Miggiano “Ricordi della vecchia Reggio”, Editrice La voce di Calabria, Reggio Calabria 1973.

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Pasta col ferretto (Maccarruni, Fusilli)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si impastano manualmente gli ingredienti e dopo amalgamati il composto viene diviso in pezzetti.Successivamente, i pezzetti vengono passati con un ferretto su un tavolo, con le mani, al fine di raggiungere la forma tipica forata.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

MATURAZIONE STAGIONATURA DEL PRODOTTO: Il prodotto deve asciugare per almenno 6/8 ore.

CONSERVAZIONE: Pochi giorni.

territorio = CS

INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina di grano duro, acqua, sale.

FORMA: Allungata e scomposta dovuta al ferretto.

DIMENSIONI MEDIE: Lunghezza 9-14 cm. – Diametro 5 mm.

PESO MEDIO: 2-4 gr.

SAPORE: Rustico tipico.

ODORE: Di grano.

COLORE: Bianco-giallo.

tradizione = Antica e tradizionale ricetta familiare praticata in molti comuni del cosentino.Esiste documentazione che comprova la tradizionalità del prodotto presso testi di cucina calabrese.

Pane di Pellegrina (Pani ‘i Pellegrina)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICA DI LAVORAZIONE: Lavorare a mano la farina tipo 00 e la “cranza”  (cruschello)  aggiungendo l’acqua, il sale ed infine il lievito (in parte di pasta acida ed in parte lievito di birra), lasciare lievitare e cuocere nel forno a legna. La cranza conferisce un colore più scuro, maggiore sofficità ed allunga i tempi di conservazione.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

territorio = RC

INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina tipo “00r44”, acqua, sale, lievito naturale (pasta acida), cruschello.

FORMA: Varie.

DIMENSIONI MEDIE: Varie.

PESO MEDIO: Vario.

SAPORE: Compatto e sapido.

ODORE: Deciso.

tradizione = La sagra del pane di grano si tiene a Pellegrina, frazione di Bagnara Calabra, il 2 di Agosto.

Pane di patate (Pani ‘i patati)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Al lievito naturale stemperato in acqua tiepida viene aggiunta farina di semola di grano e la purea ottenuta bollendo e schiacciando le patate. Lavorato l’impasto si aggiunge l’olio di oliva e si lascia lievitare fino a far raddoppiare il volume. Successivamente, si formano dei panetti di forma ovoidale e, dopo una seconda “alzata” (lievitazione) si inforna a temperatura non elevata. L’amido di patate riscaldato, infatti, fa scurire il pane. Durante i primi dieci minuti di cottura viene spruzzata dell’acqua sui pani per rendere liscia la superficie..

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

territorio = CZ

INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina di grano tenero, purea di patate, acqua, sale, lievito naturale.

FORMA: Circolare.

DIMENSIONI MEDIE: Varie, intorno ai 20-30 cm. di diametro.

PESO MEDIO: Da 1 a 1,5 chili.

SAPORE: Dolce.

COLORE: Bianco.

tradizione = Presso testi di cucina calabrese e di storia delle tradizioni popolari esiste documentazione in grado di dimostrare la tradizionalità del prodotto.

pane di castagne (Pani ‘i castagne)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: La farina di castagne si ottiene lessando questi frutti in acqua e passandoli a purea. Si mescola con la farina di frumento ed il lievito sciolto nell’acqua tiepida insieme con il sale e lo zucchero. Si impasta bene l’elaborato fino ad ottenere una massa omogenea di media consistenza. Dopo una lievitazione di un paio d’ore si rimpasta il tutto, si formano dei piccoli pani a forma di pagnotta e si inforna.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Periodo invernale.

territorio = TUTTE

INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina di frumento (due parti), farina di castagne (una parte), acqua, lievito naturale e di birra, sale, un pizzico di zucchero.

FORMA: Circolare.

DIMENSIONI MEDIE: Varie, intorno ai 20-30 cm. di diametro.

PESO MEDIO: Da 1 a 1,5 chili.

SAPORE: Dolce.

ODORE: Di castagne.

COLORE: Giallo.

tradizione = E’ un pane “residuale”, consumato dalle classi più povere nei periodi di magra quando scarseggiavano gli altri tipi di farina.Presso testi di cucina calabrese e di storia delle tradizioni popolari esiste documentazione in grado di dimostrare la tradizionalità del prodotto.

Ciccioli (Scarafuagli, Sprinzuli)

Ciccioli
Ciccioli

I tempi di consumo sono piuttosto brevi essendo un prodotto tipicamente invernale. Solitamente gli scarafuagli si spalmano sul pane e sui crostini; rappresentano anche l’ingrediente fondamentale per la preparazione di altri prodotti tradizionali quali: “la pitta ccu scarafuagli” e la “pitta untata”.

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