curcuci

Uova e curcuci (Ova chi curcuci)

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I “curcuci”, sono i residui che si concentrano nel fondo della “caddara” dopo la preparazione delle “frittole”. Sono pezzettini di carne e grasso e si conservano in contenitori per essere degustati durante tutto  l’anno in quelle che sono delle specialità gastronomiche di Reggio Calabria.

I curcuci si possono consumare semplicemente facendoli “squagliare” piastrandoli  con il pane di grano o facendo delle bruschette al forno. Sono ottime per insaporire la pasta e fagioli o accompagnate alle uova fritte.

Una pietanza particolare, nella quale questo alimento è ingrediente fondamentale, è la polenta con broccoli e curcuci.

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Frittata pasquale

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Sbattere le uova, aggiungere la ricotta, la salsiccia, il formaggio pecorino, le curcuci. Imbiondire in una padella l’aglio tritato nell’olio caldo e versare il composto. A fine cottura aggiungere il prezzemolo tritato.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

territorio = RC

INGREDIENTI UTILIZZATI: Ricotta, salsiccia, uova, formaggio pecorino, curcuci o frittole conservati nello strutto, prezzemolo sale ed aglio.

FORMA: Rotonda.

DIMENSIONI MEDIE: Varie.

PESO MEDIO: Varie.

SAPORE: Pieno e gustoso.

ODORE: Intenso.

AREA DI PRODUZIONE: Bova (RC).

Pietanza legata alla festività pasquale…si racconta che è tradizione mangiarla a colazione la mattina di Pasqua.

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