Pizza di maggio (Pitta di maju)

pittadimaju

 

 

 

 

 

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Impastare la farina con acqua, sale e lievito energeticamente, aggiungere le curcuci e lasciare lievitare.Una volta lievitata stendere la sfoglia della pasta e successivamente farcirla con la ricotta, salame, uova sode, pepe nero, ricoprire con altra sfoglia e cuocere in padella con poco olio d’oliva.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

territorio = RC

INGREDIENTI UTILIZZATI: Per la pizza: acqua, farina, sale, lievito e curcuci.Ripieno: ricotta fresca, salame, uova, pepe nero.

FORMA: Rotonda.

DIMENSIONI MEDIE: 20 cm. di diametro.

PESO MEDIO: Vario.

SAPORE: Ricco.

ODORE: Intenso.

AREA DI PRODUZIONE: Comune di Ardore (RC).Pietanza che storicamente i pellegrini usano portare in occasione, fra l’ultima decade di aprile e la prima di maggio, della visita alla Madonna di Bobile (borgata del comune di Ardore). In origine la pitta era una focaccia rituale decorata o dipinta (“picta”=dipinta) che gli antichi popoli italici ed i romani offrivano alle divinità secondo il Rohlfs il nome deriva dal greco “pitta” che significava focaccia.Se ne ha testimonianza nel “Diario di un viaggio a piedi – Calabria 1847” di Edward Lear (1812-1888), pubblicato a Londra per la prima volta nel 1852.

Pizza di maggio (Pitta di maju)

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