sapore dolce

Torrone di arachidi con zucchero (Turruni)

torrone-arachidi-zucchero
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LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Miste.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Viene messo il miele e le arachidi ad una certa cottura nell’impastatrice, una volta pronto viene portato su delle tavole di alluminio e preparato in forme rettangolari per essere tagliato ed inserito sulle teglie. Dopo fatto raffreddare viene ricoperto a mano o dalla macchina ricopritrice.

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Torroncino (Torroncino di sposi)

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si amalgamano con mestolo di legno gli ingredienti in un recipiente di rame sul fuoco, si stende il composto su un telaio di legno con matterello e si taglia a pezzi.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

territorio = RC

INGREDIENTI UTILIZZATI: Mandorle, zucchero e chiodi di garofano.

FORMA: Rettangolare.

DIMENSIONI MEDIE: Varie.

PESO MEDIO: 25 gr.

SAPORE: Dolce.

ODORE: Gradevole.

COLORE: Bianco sporco.

AREA DI PRODUZIONE: Comuni della Locride (RC).

Prodotto tradizionale della pasticceria familiare e aziendale del comprensorio della locride.

Tartufo di Pizzo

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Miste.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: L’impasto e la pastorizzazione del composto avviene con i macchinari da gelateria.La copertura successiva del prodotto viene fatta manualmente, con cacao e zucchero.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

CONSERVAZIONE: Il composto, prima della commercializzazione, viene riposto in freezer per una settimana.

territorio = VV

INGREDIENTI UTILIZZATI: Latte, zucchero, uova, nocciola, cacao, aromi naturali.

FORMA: Sferica imperfetta.

DIMENSIONI MEDIE: 10 cm.

PESO MEDIO: 200 gr.

SAPORE: Dolce.

ODORE: Tipico.

COLORE: Cacao.

AREA DI PRODUZIONE: Comune di Pizzo Calabro (VV).

Antico prodotto tradizonale della pasticceria familiare ed aziendale del Vibonese. Rappresenta il gelato sicuramente più famoso in Calabria, da qualche anno, le aziende artigianali che lo producono, lo commercializzano presso moltissimi ristoranti e bar presenti su tutto il territorio calabrese. E’ stato chiamato tartufo perchè la forma ed il colore somigliano tantissimo al più famoso “tartufo nero”. Per la produzione non vengono usati coloranti, conservanti, additivi, edulcolanti, radiazioni ionizzanti e non vengono aggiunti elementi nutritivi di sintesi.

Taralli bianchi o Taralli da zi Anna

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si impastono gli ingredienti manualmente e dopo amalgamati gli si da la forma e vengono calati in acqua bollente per pochi minuti. Successivamente vengono intaccati con un coltello lateralmente e messi in forno. Tolti dal forno si fanno raffreddare e vengono immersi in una soluzione di acqua e zucchero sciolto in una pentola sul fuoco.

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Tutto l’anno.

territorio = CS

INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina tipo “00”, uova, acqua, zucchero.

FORMA: Rotonda con foro centrale.

DIMENSIONI MEDIE: Diametro 6 cm.

PESO MEDIO: 70/100 gr.

SAPORE: Dolce.

ODORE: Gradevole.

COLORE: Bianco.

AREA DI PRODUZIONE: Belmonte Calabro (CS).

Questi prodotti venivano preparati in Calabria dalle contadine in occasione delle feste patronali. Durante le processioni ed i pellegrinaggi ai santuari, i taralli bianchi, decoravano le statue dei santi patroni. Le fanciulle vergini vestite di bianco le infilavano alle braccia come se fossero dei bracciali, ciò spiega la loro forma. I taralli, quindi, erano offerte votive di grande valore simbolico che nel tempo hanno perso il loro stupendo significato.

Sospiri di monaca

LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.

TECNICHE DI LAVORAZIONE: Preparare il Pan di Spagna, tagliare due dischi alti circa 3 cm., riempire il centro con crema pasticcera bianca, riunire le due parti in modo da ottenere una cassatina con al centro la crema, farcire l’esterno con glassa bianca e guarnire con una ciliegina candita.

PERIODO DI LAVORAZIONE: Tutto l’anno.

territorio = RC

INGREDIENTI UTILIZZATI: Pan di Spagna, crema bianca, glassa, ciliegia candita.

FORMA: Cassatina.

DIMENSIONI MEDIE: Diametro 10 cm., alto 6 cm.

PESO MEDIO: 100 – 150 gr.

SAPORE: Dolce.

ODORE: Glassato.

TERRITORIO INTERESSATO DALLA PRODUZIONE: Bagnara Calabra (RC).

Dolce tipico di Bagnara Calabra dove la lunga tradizione religiosa oltre ad aver lasciato ricche testimonianze ha condizionato anche la nomenclatura di alcuni dolci.

Pitta ‘mpigliata o ‘mbigliulata (Pitta ‘nchiusa, Pitta ccu passuli)

pitta 'nchiusa
pitta ‘nchiusa

Sono state trovate tracce di questo dolce nuziale in un documento notarile che risale al 1728. Si tratta di un contratto di matrimonio stipulato tra i coniugi Giaquinta di San Giovanni in Fiore che acconsentono di dare in sposa la propria figlia al possidente Battista Caligiuro, alle condizioni che: “…a far la bocca dolce ai commensali penserà la famiglia dello sposo, che a fine pranso dovrà offrire la pitta ‘mpigliata preparata anzitempo curando che la pitta sia di finezza giusta…”.

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